Cosa dicono i giornali

Cosa dicono i giornali della Grammatica Bolognese? Ecco una piccola antologia di articoli usciti sulla stampa.

2009, a proposito della seconda edizione:

 


Il Resto del Carlino, sabato 15 ottobre 2005: Nell’articolo intitolato ‘Bolognesità’ on line con duemila volumi, dopo aver parlato di altri temi connessi alla cultura bolognese, il giornalista Alessandro Cori conclude così:

“E a confermare questa passione dei bolognesi per la propria lingua, ci pensano le ottime vendite registrate dalle librerie. Dscårret in bulgnaiṡ? Manuale e grammatica del dialetto bolognese è stato per due settimane il libro più venduto nella Mondadori di Via D’Azeglio, ed è tuttora in classifica. Mentre il dizionario Vallardi italiano-bolognese riscuote da tempo un successo in continua crescita”.


Il Resto del Carlino, giovedì 28 settembre 2005

Nuovi Libri - Domani la presentazione della grammatica "Dscårret in bulgnaiṡ?" del giovane studioso

Vitali, il dialetto "madrelingua"

Domani sera alle 18,30, alla Libreria Mondadori Multicenter, in via d'Azeglio 34/a, Luigi Lepri (Gigén Lîvra) e Roberto Serra (Bertén d Sèra) presentano il libro "Dscårret in bulgnai?", manuale e grammatica del dialetto bolognese, scritto da Daniele Vitali (Dagnêl Vitèli)

di Giorgio Martinelli

Se rischia di scomparire - come dicono gli esperti - una buona parte delle 7 299 lingue parlate nel mondo, che dire allora della sorte dei dialetti?
Il dialetto, che passione. È come il segnale distintivo e inimitabile di una città. In Italia ormai sono poche le zone in cui il dialetto prevale sulla lingua, forse certe parti del Veneto o della Sicilia, a parte il romanesco che ci offre la televisione. Ma il nostro dialetto? Siamo ormai agli sgoccioli, anzi agli addii: ad occhio e croce gli attuali quarantenni non sanno parlarlo ma lo capiscono, mentre i ventenni proprio non lo parlano e neppure lo comprendono.
Ed è un peccato, una grave perdita. Non per presunzione locale, ma perché è un patrimonio che rischia di scomparire. E tanta gratitudine va rivolta a chi cerca di salvare in qualche modo questo patrimonio: il teatro dialettale, compresi ovviamente i burattini, e i libri.
Ecco, per l'appunto, un nuovissimo libro che ci conforta già dal titolo. "Dscårret in bulgnai
ṡ?", un perfetto manuale con relativa grammatica, opera di Daniele Vitali (editore Alberto Perdisa, euro 18,50).
Daniele Vitali, linguista e traduttore, è nato nel '69 ed ha fatto la Scuola Interpreti di Trieste. Dal '98 vive in Lussemburgo, dove lavora per la Commissione Europea. È coautore (con Luigi Lepri) del Dizionario Italiano-Bolognese/Bolognese-Italiano, edito da Vallardi, e collabora al sito web "Al Sît Bulgnai
". Mentre tutti - e i giovani specialmente - si dannano nell'apprendimento di un'altra lingua (con l'inglese, ovviamente, al primo posto), può sembrare strano che una persona, e soprattutto un giovane, si applichi nello studio del dialetto. E perché no?
Anzitutto per salvare il patrimonio di cui si è già detto, ma soprattutto perché è un modo per ritrovare lo spirito, davvero unico, di questa nostra incomparabile città. E se qualcuno riesce nell'intento, possiamo stare sicuri che si sentirà "cuntänt cme una gâ
ża int al mlôr", contento come una gazza nel frutteto.
Quindi, ben venga il nuovo libro, che vede le sue 323 pagine corredate di due CD con canzonette e monologhi in bolognese: un ascolto che diverte ma serve anche per imparare la pronuncia.


La Repubblica, martedì 27 settembre 2005

Una grammatica per il dialetto

"Dscårret in bulgnaiṡ?" non è un semplice libro scritto in dialetto, affatto. Stavolta Alberto Perdisa Editore si è spinto oltre, pubblicando una vera e propria grammatica del dialetto bolognese. Insomma, un manuale di stampo scolastico, con regole, verbi, pronomi, fraseologia, glossari, espressioni, esercizi, disegni e quant'altro.
L'autore, Daniele Vitali (Dagnêl Vitèli), bolognese del '69, linguista e traduttore, attualmente presso la Commissione Europea in Lussemburgo, lo ha ideato e realizzato con la complicità di Roberto Serra (Bertén d Sèra), avvocato di San Giovanni in Persiceto, e Luigi Lepri (Gigén Lîvra, nella foto), uno dei più autorevoli cultori e studiosi di lingua bolognese. Il manuale, arricchitio da due DC, verrà presentato venerdì 30 settembre alle 18,30 alla Mondadori di via d'Azeglio.


Il Domani, venerdì 23 settembre 2005

E té, dscårret in dialàtt?

Regole di grammatica e pronuncia nel nuovo manuale del linguista Daniele Vitali

di Alessandra Testa

Alla faccia della globalizzazione è arivato il riscatto del dialetto bolognese. Chi pensava che ad avvicinare le nuove generazioni a quella che rischia di diventare una lingua morta bastasse un semplice dizionario italiano-bolognese, bolognese-italiano si sbagliava. Ora, per chi ci si volesse seriamente metter di impegno a impararlo, arriva anche il manuale di grammatica. Con tanto di lezioni di complessità progressiva, letture in "lingua madre", glossari ed esercizi per allenarsi su quanto appreso. E se sui banchi di scuola quando si muovevano i primi passi con l'inglese si partiva dalla "Unit one", con il bolognese si comincia dalla preistoria del linguaggio e cioè dalla "Leziån nómmer żêr". Anche se solo con la "Prémma leziån" o "Leziån nómmr ón" si entra veramente nel vivo di Dscårret in bulgnaiṡ?, il manuale e grammatica del dialetto bolognese (con due CD allegati) di Daniele Vitali, classe 1969, linguista e traduttore bolognese. Un libro, quello scritto dal già autore (con Luigi Lepri, che per questa nuova opera ha fornito la consulenza linguistica) del Dizionario italiano-bolognese, bolognese-italiano edito da Vallardi nel 2000, che Vitali scrive con l'aiuto di Roberto Serra, avvocato persicetano con cui collabora alla gestione del sito web www.bulgnais.com e che ha curato le tavole verbali del manuale. Dscårret in bulgnaiṡ?, appena uscito con Alberto Perdisa Editore, rappresenta un ulteriore segno del rinnovato slancio con il quale recentemente gli autori dialettali si sono rimessi al lavoro per mettere la parola fine a quella guerra alla dialettofonia che andava per la maggiore qualche anno fa e per restituire dignità e autenticità ad una lingua che si voleva condannata ad una dimensione puramente vernacolare. Sarà contenta Nonna Olga a cui il testo è dedicato.


Italia Oggi, mercoledì 14 settembre 2005

A lezione di bolognese

di Giuseppe Pederiali

In epoca di globalizzazione e di inglese come lingua imperante (in attesa del cinese), i dialetti, seppure in estinzione come lingue della quotidianità, riacquistano importanza perché rappresentano le nostre radici, la nostra storia e sono la vera lingua madre. Dopo il successo dell'edizione 2004, che ha diplomato ben 300 allievi, sta per iniziare a Bologna, presso il teatro Alemanni, l'edizione 2005 del Corso di dialetto bolognese. L'inizio dell'anno scolastico sarà festeggiato con la presentazione della Grammatica di bolognese, utile libro di testo e manuale di grammatica, Dscårret in bulgnai? di Daniele Vitali, con tavole verbali di Roberto Serra e la consulenza linguistica di Luigi Lepri. Il corso è dedicato non solo a chi non parla e non capisce il bolognese, ma anche a chi già lo conosce e vuole studiarne la struttura, impararne le regole di scrittura, riprenderne la fraseologia e il lessico autentici. Gli insegnanti sono Roberto Serra (anima dell'iniziativa, studioso e gran cultore delle tradizioni emiliane), Luigi Lepri, Fausto Carpani e Daniele Vitali.


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